Il colloquio

Perché è importante un colloquio, prima di intraprendere un percorso?

Normalmente, ci si iscrive ad un corso di yoga o si prenota un massaggio, piuttosto che una valutazione naturopatica o un colloquio di floriterapia “al buio”, con poche notizie su cosa si incontrerà.

Incontrarsi prima serve sia al cliente che all’operatore.

Al cliente permette di conoscere “de visu” la persone a cui  si affiderà, mentre l’operatore potrà chiarire bene ciò che propone.

Può succedere anche che il cliente non abbia ben chiaro qual’è la motivazione che lo spinge a cercare un corso di yoga oppure un intervento naturopatico, piuttosto che un trattamento olistico. Durante il colloquio preliminare, è possibile una definizione più precisa delle esigenze del cliente e si pongono degli obiettivi insieme.

Nel definire gli obiettivi, l’operatore informerà il cliente dell’entità del suo compenso, degli orari in cui è disponibile, su come contattarlo, sulla modalità di comunicare la disdetta di un appuntamento o della partecipazione ad una sessione collettiva, delle normative relative alla legge sulla privacy e sul consenso informato.

E’ possibile che l’offerta dell’operatore non coincida con le esigenze del cliente?

Assolutamente sì. Può essere che ciò che l’operatore propone non sia adatto al cliente in quel momento o non sia sufficiente. Il colloquio preliminare permette di rendersi conto, da entrambe le parti, se ciò che si propone è utile o meno, adatto piuttosto che controindicato. Rende inoltre possibile definire un “piano di lavoro”, imbastire un progetto comune, definirne i tempi, sgombrando il campo da aspettative non realistiche.

Ad esempio, se una persona viene al colloquio con una patologia importante, che richiede di essere trattata farmacologicamente, pensando di poter, attraverso un percorso olistico (yoga, massaggi energetici, nutrizione, fiori di Bach, ecc.), togliere i farmaci, l’operatore chiarirà subito che questo non è il suo ruolo e magari potrà consigliare di portare il tema ad un medico esperto in medicina naturale. Così come chi ha esigenza di perdere peso e chiede un percorso di educazione alimentare verrà invitato a contattare il medico dietologo o il nutrizionista.

Tuttavia, durante il colloquio si potrà illustrare come, anche in situazioni di patologia , sia possibile un accompagnamento, un affiancamento, utilizzando le tecniche energetiche giuste, non invasive e che non interferiscono con i trattamenti medici. Invece, si spiegherà come l’approccio olistico possa essere benefico e favorire una miglior risposta dell’organismo alle terapie, mettendo in atto le risorse di autoguarigione che possono “fare la differenza”.

L’operatore può  garantire risultati?

Assolutamente no. Semplicemente perché, da un lato lui è un accompagnatore, un’educatore e non un “guaritore”; dall’altro, perché il processo di guarigione, se avviene e quando avviene, è un processo individuale, in capo ad ognuno di noi, nessuno può sapere in anticipo né i tempi né i modi in cui si manifesterà.

Inoltre, il concetto di “guarigione”, in senso olistico, passa attraverso il riequilibrio energetico e la pacificazione interiore e non ha nulla a che fare con la guarigione in senso medico.

Può succedere, ad esempio, che una persona con una grave malattia – o che sta attraversando un momento particolarmente difficile – trovi, attraverso il lavoro olistico, un senso a ciò che sta sperimentando e, partendo da esso, inizi un percorso di accettazione e trasformazione di parti di sé ancora non contattate.

Può l’operatore non accettare di iniziare il percorso con il cliente?

Ognuno di noi è libero, quindi anche l’insegnate yoga, piuttosto che il naturopata o il floriterapeuta oppure l’operatore olistico può decidere, dopo il colloquio preliminare, di non iniziare il lavoro con quella persona, così come il cliente può effettuare la stessa scelta.

E’ bene sapere che, per quel che riguarda l’operatore, in tale decisione non c’è mai nulla di personale, ma una valutazione dell’appropriatezza del proprio lavoro o una sensazione di non compatibilità con il cliente: in particolare lo yoga, il massaggio olistico e la floriterapia richiedono che si instauri una relazione, un camminare insieme. Ove si comprenda che questo non sarà possibile, è dovere dell’operatore dichiararlo e,  eventualmente, indirizzare ad un collega la persona.

Quanto costa il colloquio preliminare?

Il colloquio è gratuito e la gratuità, in questo caso, garantisce la massima libertà per entrambi. E’ un momento di incontro tra due persone che si pongono in sincerità l’uno di fronte all’altra, che mettono sul “terreno” le esigenze reciproche e che decideranno insieme se intraprendere il cammino oppure no.

Tutto nel massimo rispetto.

Per prenotare il colloquio preliminare come si deve fare?

E’ sufficiente contattare Daniela Facciolo, attraverso una mail oppure telefonicamente. Ci si accorderà sulla giornata, il colloquio dura circa 30 minuti.

e-mail: [email protected]

cell: 370 3017300